di Federica Di Gion

A poche ore da questa tragica esplosione che ha colpito il cuore del Libano ovvero la splendida Beirut, ITALAIR ed i suoi Veterani ( ammesso che debba essere fatta una distinzione in tal senso ) si stringono idealmente al popolo libanese. Grazie a questa Missione che è stata per tutti coloro che vi hanno partecipato più di una missione ma un’esperienza professionale ed umana tatuata per sempre nel cuore, abbiamo avuto modo di conoscere bene il Libano e la sua Gente, ne amiamo la bellezza unica dei suoi colori, dei suoi profumi, dei suoi sapori e dei suoi contrasti. Tanto più forti e tanto più belli. Poco più di un anno fa, con i Veterani capitanati da Michele Santoro e Lorenzo Parente ( che non ringrazieremo mai abbastanza per questo viaggio) abbiamo avuto la fortuna di tornare in Libano ed a Beirut, riscoprire angoli familiari, altri dimenticati, vederli uguali ad allora raramente, più spesso cambiati. Eppure sempre affascinanti. Ecco, anche per questo duole particolarmente questa esplosione che ha deflagrato ieri la zona del Porto di Beirut provocando, finora, 135 morti, 5000 feriti, 300.000 persone senza casa e non si sa ancora quanti dispersi. Fra gli altri sono stati colpiti in modo fortunatamente non grave due militari del nostro contingente impiegato nella missione “Leonte”. Esplosioni due e fortissime che sono state avvertite anche a Cipro, sembrerebbe da addebitarsi alla presenza di materiali esplosivi che erano stati confiscati, in particolare 2750 tonnellate di nitrato di ammonio. In queste ore si ricorrono ipotesi e tesi di tutti i tipi rispetto alla natura di questa esplosione ma forse in questo caso ed in questo frangente ha un valore relativo, ora c’è da fare. L’urgenza e le priorità hanno ora i volti e le voci di tanti libanesi che hanno perso un familiare, che si trovano in ospedale, che non hanno più una casa. Il Libano e Beirut devono rialzarsi e si rialzeranno ed ancora una volta ITALAIR c’è e ci sarà. Ci sarà sul posto con la presenza fattiva, con l’operatività della sua Task Force e da qui con gli aiuti concreti perché ITALAIR è e vuole continuare ad essere una certezza. Ancora una volta il Libano non sarà solo.

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