Storia. Lo “Squadrone Elicotteri ITALAIR”, originariamente così chiamato quarant’anni fa, è l’unità che è dislocata nei pressi della cittadina di Naqoura (il cui nome locale è “An Nāqūrah” ) dal 3 luglio del 1979, per adempiere a quanto richiesto dalle risoluzioni 425/1978 e 426/1978 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che, successivamente, diedero vita a UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), con il mandato di ristabilire la pace e la sicurezza internazionale e assistere il Governo del Libano nella ripresa della sua effettiva autorità nel territorio, in aderenza a quanto prescritto dalla ”Letter Of Assist” (LOA), ovvero il documento con il quale il governo italiano si impegna a fornire assetti aerei alla missione delle Nazioni Unite nel “paese dei cedri”.

A seguito della escalation del conflitto tra Libano e Israele del 2006, le Nazioni Unite, con la risoluzione 1701 dello stesso anno, hanno esteso le competenze di UNIFIL, ampliandone il mandato nel monitorare la cessazione delle ostilità tra i due Paesi lungo la Blue Line (la linea di separazione tra Libano ed Israele lunga 120 km), per assistere le Forze Armate libanesi e per supportare la popolazione locale.

Oggi è la più longeva missione di peacekeeping italiana che il 2 e 3 di luglio ha celebrato la sua ininterrotta presenza per quarant’anni nel teatro operativo libanese, rappresentando così l’unità delle forze armate italiane con il dispiegamento più lungo all’estero, ed anche l’unità UNIFIL con il servizio ininterrotto più lungo nella missione.

BASE NAQOURA 1979

All’inizio ITALAIR era a livello di Squadron composto da quattro AB-204B e 34 membri dell’equipaggio ed elementi di supporto, che si unirono all’UNIFIL per prendere il posto di un’unità di volo norvegese. A quel tempo l’UNIFIL stava muovendo i suoi primi passi sotto le risoluzioni ONU adottate dal Consiglio di sicurezza nel marzo 1978. Il compito principale era quello di collegare rapidamente i battaglioni schierati nella zona operativa con il quartier generale dell’UNIFIL a Naqoura.

Nel 1982 gli AB-204B furono sostituiti da cinque AB-205 (aumentati a sei il 15 dicembre 1984) e il personale venne di conseguenza incrementato a 50 unità. Nell’ottobre del 1999, lo squadrone Elicotteri ITALAIR passò alle dirette dipendenze del Comando Aviazione dell’Esercito (precedentemente dipendeva invece dal 1° Reggimento AVES “Antares”).

Dopo la guerra israelo-libanese del 2006 e la conseguente Risoluzione n. 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (agosto 2006), lo Squadrone Elicotteri ITALAIR è stato aggiornato al livello Task Force e l’equipaggio è stato aumentato a 65 unità.

Nell’aprile 2007 sono stati schierati altri due elicotteri AB-412 e nel gennaio 2008 quattro AB-212 hanno sostituito la linea di volo AB-205, rientrati per l’occasione in Italia. Nel 2009 l’AB-412 lasciò il Libano e da allora la linea di volo è composta da sei AB-212.

La Task Force è un’unità congiunta, basata sul 2 ° Reggimento AVES “Sirio” con sede a Lamezia Terme (CZ). Equipaggi di volo e soldati provengono principalmente dall’Esercito Italiano, con la partecipazione di personale della Marina e dell’Aeronautica, ai quali da qualche decennio si è aggiunta anche una componente di sicurezza composta da militari dell’Arma dei Carabinieri.

Attualmente il Comandante della Task Force ITALAIR ed Italian National Contingent Commander di Naqoura è il Colonnello pilota dell’aviazione dell’esercito Luca Piperni.

Dislocazione e Organizzazione

L’unità si trova nella sede di Naqoura. Nel cosiddetto “Campo vecchio” (Old Camp) si trova il quartier generale della Task Force e la componente di supporto, mentre nell’area denominata “Collina Verde” (Green Hill) è situato il gruppo di attività insieme a tutti gli elementi di supporto di volo e l’eliporto con 9 piazzole, di cui una concessa per la sosta di un elicottero Mil.

La Task Force impiega piloti, specialisti, tecnici operatori di bordo, personale antincendio e personale di supporto. Il Comandante della Task Force ha alle dipendenze un ufficiale addetto alla Sicurezza del Volo, uno di collegamento (ALO – Air Liaison Officer) per le attività condotte a Beirut, varie cellule operative come S1 (personale), S2 (informazioni), S3 (operazioni), S4 (logistica) e, infine, il gruppo di attività di volo con il Task Group ITALAIR, componente operativa della Task Force.

Compiti

ITALAIR fornisce supporto aereo a UNIFIL in termini di beni per le ali rotanti. I compiti della Task Force sono originati da una Lettera di assistenza e dalle Risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 1701 e 2373.

In dettaglio, la Task Force assicura i seguenti compiti:

  • CASEVAC / MEDEVAC: NTM in 30 minuti giorno e notte, 24 ore su 24, 7 giorni su 7 insieme al team medico francese chiamato AMET (Air Medical Evacuation Team);
  • MULTITASK: NTM (Notice To Move) in 30 minuti durante il giorno e 60 minuti durante la notte, 24/7. Si tratta di una risorsa in grado di condurre tutte le missioni di volo non programmate, come lo schieramento urgente di beni / carichi, il trasporto del team investigativo, il trasporto urgente dei dirigenti, le attività antincendio e così via;

Oltre ai compiti sopra menzionati, ITALAIR supporta UNIFIL con le seguenti capacità:

  • Ricognizione, pattugliamento e osservazione della Linea Blu e oltre l’AoO (Area di Funzionamento);
  • Trasporto del personale (civile e militare) e dei materiali;
  • Missioni di collegamento;
  • Missioni S.A.R.;
  • Missioni antincendio.

A dimostrazione dell’importanza e della prontezza dell’attività di ITALAIR, nel momento della cerimonia che si svolgeva nell’ippodromo di Tiro, a causa di un’emergenza medica, un nostro elicottero è decollato per trasportare urgentemente il malato grave al locale ospedale, confermando così l’efficienza e la peculiarità di questo nostro Reparto.

L’elicottero AB-212

L’elicottero AB-212, attualmente utilizzato in Libano, è in grado di eseguire l’intero spettro di missioni di volo assegnate alla Task Force ITALAIR. È stato costruito dalla società Agusta su licenza della Bell Helicopter Company. È di tipo bimotore con un rotore principale a doppia pala. La sua velocità massima è di 130 nodi e la durata del volo è fino a 1 ora e 50 ‘(può essere estesa a 3 ore con serbatoi interni supplementari).

Con gli elicotteri avuti in dotazione, in quarant’anni di attività ininterrotta, ITALAIR ha volato oltre 42.000 ore di volo nei cieli del Libano e di Israele, ha effettuato oltre 1.800 missioni di evacuazione di emergenza e trasportato circa 170.000 persone, tra cui molte personalità importanti e un Santo (San Giovanni Paolo II nel 1997 ).

Quarantennale

La cerimonia del quarantennale di ITALAIR si è svolta nella base di Naqoura il giorno 2 luglio a cui hanno aderito quasi tutti i militari che nei mesi precedenti, unitamente al loro comandante Ten. Col. Giancarlo Zacà, si sono prodigarti per organizzare al meglio l’evento. Per l’occasione è stata allestita una mostra fotografica che illustrava la storia dello Squadrone, dai primi voli sino al giorno d’oggi, immortalando le situazioni più significative della vita lavorativa e del volo dei nostri militari. A rappresentare il Comando AVES era presente il Brig. Gen. Giuseppe Benvenuto, comandante del Sostegno AVES.

Vi hanno partecipato, giunti appositamente dall’Italia per l’importante anniversario, 39 “Veterani” tra ufficiali e sottufficiali, piloti e specialisti, oggi non più in servizio attivo, che negli anni si sono avvicendati nella compagine di ITALAIR, compresi anche 4 ex-comandanti.

Successivamente vi è stata la commemorazione dei caduti dell’incidente di volo del 6 agosto del 1997, occorso all’AB205 UN-281, costato la vita a 3 membri dell’equipaggio e a 2 passeggeri, a cui hanno partecipato anche i parenti delle vittime. Intenso e commovente è stato infatti il momento della benedizione della lapide in ricordo dei caduti di ITALAIR fatta dal cappellano militare don Paolo Solidoro ricordando i nomi del Capitano Antonino Sgrò, del Tenente Giuseppe Parisi, del Maresciallo Capo Massimo Gatti, dell’appuntato dei Carabinieri Daniel Forner e del Sergente irlandese John Lynch che, durante lo svolgimento di una missione di volo notturno, persero la vita nei pressi del villaggio di Bint Jbeil.

Va ricordato anche che un simile episodio, fortunatamente senza vittime, si registrò già nel 1995, quando un altro AB205 UN-274 fu colpito dalla contraerea di Hezbollah, provocando un incendio a bordo e costringendo il velivolo ad atterrare in emergenza, con l’equipaggio che una volta al suolo, venne attaccato dalla forze nemiche. L’elicottero venne distrutto alcuni giorni dopo con dell’esplosivo (come previsto dalle normative italiane) dal Ten. Col. Felice Visalli, ritornato in libertà dopo essere stato trattenuto dalla forze ostili come prigioniero, in cambio della liberazione del resto dell’equipaggio.

Cerimonia a Tiro

Mentre nella serata del 3 luglio, per celebrare l’importante ricorrenza del quarantennale, si è tenuta una cerimonia commemorativa presso le antiche vestigia romane dell’ippodromo di Tiro, alle quale hanno preso parte, oltre alle autorità locali militari e civili, l’ambasciatore d’Italia in Libano S.E. Massimo Marotti, l’Head of Mission Force Commander di UNIFIL Generale di Divisione Stefano Del Col, il comandante del Settore Ovest di UNIFIL e comandante del contingente italiano in Libano.

Dopo lo schieramento delle varie compagnie del nostro contingente, la fanfara della Brigata Aosta ha intonato l’inno di Mameli, a cui è seguito il passaggio degli AB 212 ed il discorso del Gen. Del Col. Ma il momento che ha suscitato uno scrosciante applauso di tutti gli intervenuti è stata l’esibizione del coro dei ragazzi locali che, vestiti nei colori del tricolore italiano, hanno eseguito con maestria noti motivi di musica leggera italiana ed alcune canzoni popolari libanesi.

La giornata è poi terminata con un conviviale organizzato dai nostri militari in cui anche i civili libanesi vi hanno preso parte ed hanno così condiviso con i nostri caschi blu una serata in amicizia, a dimostrazione di quanto sia ancora l’attaccamento e la riconoscenza della popolazione libanese verso i nostri uomini in divisa, in particolar modo verso quelli di ITALAIR, un’amicizia radicata e ben salda da quarant’anni.

di Stefano Reduzzi
Foto di Lara Reduzzi
Foto di repertorio ITALAIR

L’autore desidera ringraziare il Ten. D’Ippolito e il Cap. Dossi per il supporto ricevuto durante la visita ad UNIFIL-ITALAIR.

Leave a comment