Lucio La Pila, ufficiale gentiluomo, amico da sempre, ha richiuso le proprie ali. Nel mondo di AVES richiudere le proprie ali ha un significato doloroso perché la definizione “chiudere le ali”  è un modo poetico per indicare un lutto.
L’amicizia con “Quercia”, questo è il soprannome che gli ho affibbiato quando nel 1983 eravamo di servizio a Naqoura – Sud Libano, risale al  1965 quando ci incontrammo a Viterbo.
E’ stato uno degli ultimi “ufficiale gentiluomo” e, come ricorda il collega Franco Sammaciccia, una persona unica.  Ironico, intelligente, affidabile e leale amico.
Professionista serio e meticoloso fino ad essere sempre alla ricerca maniacale della perfezione nel lavoro, Quercia amava la vita e l’ha vissuta al suo modo, con leggerezza ma non con superficialità.

Con quella leggerezza, come scriveva Italo Calvino, che si associava con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso.
Ciao Quercia, ti ringrazio per la tua amicizia. Mi mancherai. Ci mancherai. 

Michele Santoro

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